Nei quarant’anni che ho lavorato nello studio di via Jesolo, ho partecipato a tante mostre in tutto il mondo e allestito importanti personali e mostre antologiche, anche di duecento opere, come quella nella Villa Pisani di Stra.
Sono stati gli anni del “Giardino degli artisti” del “Fiume ritrovato” del “Concerto campestre” ed ora dei “Giardini della memoria”. Amicizie nate e dimenticate. Gioie e delusioni. Film e soprattutto video professionali. II Premio Letterario “Costantino Pavan”. Tutta la mia storia dell’Accademia d’Arte Vittorio Marusso.
Solo per questi quarant’anni potrei scrivere cinquecento pagine.
Nella primavera del 2012, lo scrittore e critico d’arte Mario Bernardi doveva presentare la mia personale al Centro Culturale Leonardo da Vinci, ma era molto malato.
Un giorno Mario Bernardi volle ugualmente visitare la mostra. Guardò i quadri. sedette sul divano, prese il libro delle firme e scrisse forse l’ultimo suo pensiero:
“Avrei voluto, ma non c’ero. Ci sono adesso con la gioia della scoperta e della riscoperta.
L’evoluzione pittorica di Adriano che si osserva con grande emozione nella rassegna delle opere passate, induce a riflessioni estetiche di grande importanza.
L’artista ha varcato la soglia del colore, come un fatto liberatorio della propria anima, e ha raggiunto — in alcuni quadri dove la natura si confonde alla figura femminile – un “pathos” di eccellente misura: nelle ultime tele — soprattutto — quando sembra rifugiarsi un poco nella grandiosità del `Secessionismo”, aggiungendovi la unicità di un colore intenso che accompagna il sogno dell’artista.
Il verde, paradigma della speranza e della vita è, simbolicamente, la gioia che ci ispira alla visione del mondo, nella dimensione di una certezza che raggiunge la catarsi della vita e non si sottrae — per giunta —alle difficili conclusioni di speranza e di gioia che appaiono in soggetti nudi che esprimono la bellezza della vita.
Singolare — infine — la personalità subliminale di un pittore adulto che consente la vitalità e la gioia di essere eternamente testimone della volontà di vivere e di amare.
Restasse con noi questa mostra eccellente e unica per la storia e la fatica di un artista che cammina nella sua strada da moltissimi anni e non intende fermare i suoi colori e le sue figure che esprimono stati d’animo di amore e di bellezza.”